Escursioni nel Parco Nazionale del Pollino
Scopri alcuni dei sentieri e degli itinerari di escursionismo del Parco Nazionale del Pollino!
Il Parco Nazionale del Pollino, situato tra Calabria e Basilicata, ospita un patrimonio naturalistico di straordinaria bellezza, tra cui spiccano gli alberi monumentali, veri e propri simboli di biodiversità, storia e resilienza. Questi giganti verdi, spesso plurisecolari, rappresentano un legame vivente con il passato e sono custodi di un ambiente unico.
Tra gli alberi più emblematici del Pollino si trova il pino loricato, una specie rara che trova solo in questo parco la sua principale area di diffusione in Italia. Oltre ai pini loricati, il parco ospita altre specie monumentali, come faggi, cerri e abeti, che impressionano per le loro dimensioni e la loro età. Questi alberi non solo contribuiscono alla bellezza paesaggistica del parco, ma svolgono un ruolo cruciale nella conservazione dell'ecosistema, offrendo rifugio a numerose specie animali e vegetali.
La tutela degli alberi monumentali del Parco del Pollino è fondamentale non solo per preservare la biodiversità, ma anche per valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico delle regioni. Questi giganti verdi attirano studiosi, escursionisti e amanti della natura, rendendo il parco un luogo privilegiato per chi desidera connettersi con la storia e la magnificenza del mondo naturale.
La fascia medio-alta delle aree montuose si caratterizza per una ricca varietà di specie arboree, con un'importante presenza di querce. Tra queste, spiccano la roverella (Quercus pubescens), il cerro (Quercus cerris), e il farnetto (Quercus frainetto). Accanto alle querce si trovano anche altre specie significative come l'acero meridionale (Acer obtusatum), il castagno (Castanea sativa) e l'ontano napoletano (Alnus cordata), quest'ultimo endemico della Corsica e delle regioni appenniniche meridionali.
Oltre questa fascia altitudinale, sui pendii più impervi e nei punti maggiormente esposti, compare il maestoso pino loricato (Pinus leucodermis), una specie straordinaria e rarissima. In Europa, questo albero è presente esclusivamente in alcune aree di questa regione e nei Balcani. Il pino loricato si distingue per la sua capacità di adattarsi ad habitat estremamente ostili, caratterizzati da suoli poveri, temperature rigide e venti impetuosi, rappresentando un simbolo di resilienza della flora montana.
Il Pino Loricato rappresenta il vero gioiello del Parco. Presente, in Italia, solo nel Parco Nazionale
del Pollino. È una specie con enormi capacità di adattamento: vive dagli 800 fino ad oltre i 2200 m s.l.m. E' l'unico albero
che riesce a vivere sull'Appennino al di sopra della faggete.
Specie di Pino Loricato sono presenti sui costoni rocciosi di Monte Manfriana, Serra Dolcedorme, Serra delle Ciavole e Serra di Crispo, Monte Pollino, Serra del Prete, Timpone della Capanna, Timpa di Viggianello, La Montea, Monte Palanuda,
Cozzo del Pellegrino,
Monte Zaccana,
Monte la Spina,
monte Alpi.
I boschi di faggi popolano il Parco Nazionale del Pollino tra i 1100 e i 1900 metri di
altitudine.
Esistono, nel Parco del Pollino, faggete molto interessanti per la presenza di esemplari ultracentenari, in particolar
modo, sul Cozzo Ferriero, Serra del Prete, la Fagosa, Pollinello, Cozzo Pellegrino, Vallata di Abatemarco.
In alcune aree, come alle pendici di Serra Dolcedorme, nei pressi del Piano di Acquafredda e su Cozzo del Pellegrino, i faggi prendono forme contorte e bizzarre tanto da ottenere la denominazione di alberi serpente.
Il Parco Nazionale del Pollino vede, ad altitudini più basse, le faggete cedere il proprio predominio
all' Abete bianco che, provenendo delle ultime glaciazioni, trova posto nell'appennino meridionale solo grazie alla
presenza dei faggi che lo proteggono dal sole estivo.
La simbiosi tra faggi ed abeti bianchi è limitata all'area nord-orientale del Parco del Pollino, dal Santuario della Madonna
di Pollino fino alla Grande Porta del Pollino, al monte Caramola, al bosco di Lagoforano e al Bosco Vaccarizzo dove, solo in questo caso, si estende fino a quota 700 m s.l.m..
L'Ontano Napoletano è un albero che predilige i terreni umidi, per questo motivo cresce, spesso, lungo i corsi dei fiumi. E' una specie di Alnus endemico dell'Italia meridionale presente unicamente nell'appennino campano e calabro-lucano e cresce fino ai 1500 metri di quota. Presente lungo il fiume Abatemarco e fiume Saraceno. Nei pressi del Monte Sparviere si trovano esemplari centenari di elevato valore naturalistico.
Il leccio è uno dei rappresentanti più importanti dei querceti sempreverdi mediterranei. Presente, nel Parco del Pollino, a quote basse. Dà la possibilità di crescita, nelle radure, a diverse specie di piante aromatiche tra le quali: il mirto, il rosmarino, la salvia e la lavanda.
Grande presenza tra i 400 e i 1000 m di quota, nel Parco del Pollino, di boschi di Cerro (Quercus cerris) e di Roverella (Quercus pubescens). Tra i boschi di cerro più affascinanti troviamo il Bosco Magrizzi e il Bosco di Magnano. Nel versante ionico del Parco (nei pressi di Plataci, Cerchiara di Calabria e sulle colline del fiume Sarmento) sono presenti esemplari di Farnetto, una specie di quercia poco diffusa in Italia.
Tra le specie più importanti di acero presente nel Parco del Pollino troviamo l'Acero di Lobelius (Acer lobelii). E' un acero raro, endemico dell'Italia centro-merionale dove è presente in modo discontinuo nel piano collinare e montano (tipicamente tra 700 e 1700 m).
Sono presenti esemplari di pino nero su Timpone Dolcetti, sotto la Serra Dolcedorme, sui monti di Orsomarso e in numerose riforestazioni.
I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
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