Prodotti tipici Parco Nazionale Pollino
Biscotto a otto
Il Biscotto a Otto è un semplice scaldatello, cioè un biscotto prima scaldato in
acqua bollente e poi cotto in forno. La sua caratteristica è la forma, quella dell’otto, simbolo magico e dell’infinito.
Gli ingredienti sono solo farina bianca, acqua e sale. La farina deve essere di antico grano Carosello, un grano tenero
di montagna coltivato fra i 600 e i 1000 metri di altitudine, la cui spiga si presenta rapata, “carosata” in dialetto.
L’acqua è quella caratteristica della Calda di Latronico, le cui acque sono moderatamente sulfuree.
Fagiolo Bianco e Poverello di Rotonda
I fagioli bianchi come il tondino
o il poverello bianco di Rotonda, prodotto a denominazione di origine protetta, sono
coltivati soprattutto nella Valle del Mercure. Vengono seminati entro la prima metà di giugno e raccolti a mano tra
settembre ed ottobre; non si adattano ad altitudini inferiori ai 600 metri e prediligono luoghi con temperature massime
estive intorno ai 30°, il che rafforza il contenuto in zuccheri semplici.
Lenticchia di Mormanno
La Lenticchia di Mormanno è piccola e dal colore che va dal rosa,
al verde o al beige, probabilmente di origine mediorientale e asiatica. La lenticchia di Mormanno si credeva perduta fino
a quando, alcuni anni fa, i tecnici dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo della Calabria (Arssa)
hanno recuperato piccole quantità presso alcuni agricoltori che l'avevano conservata per autoconsumo e si è deciso di
promuoverne nuovamente la coltivazione.
Seminate ad aprile e raccolte ad agosto quando le piantine sono già essiccate in campo. La cottura è velocissima: senza
ammollo è pronta da servire in 30 minuti.
Liquori con prodotti tipici del Pollino
Tutti i liquori sono realizzati utilizzando frutti spontanei
dell'area del Parco del Pollino e lavorati, esclusivamente, con metodi manuali.
Melanzana rossa di Rotonda
La coltivazione della melanzana rossa di Rotonda si caratterizza sia per la
tecnica di tipo tradizionale che per la metodologia di trasformazione, legata alle usanze del luogo. La raccolta viene
fatta a mano con forbici asportando una piccola porzione di peduncolo. E' un prodotto a denominazione di
origine protetta.
Miele del Pollino
Il miele del Pollino è un prodotto artigianale, morbido, dolce, dai profumi
intensi. E' un alimento semplice utilizzato, soprattutto, nella preparazione di dolci. Tante sono le varietà di miele
disponibili: miele millefiori, miele di eucalipto, melata, erica, arancio e acacia.
Olio extravergine d'oliva
La coltivazione dell'olivo trova larga diffusione in tutta l'area del Parco dove svolge anche una
importante funzione di salvaguardia dell'assetto idrogeologico e del patrimonio di biodiversità.
Paddaccio
Il Paddaccio (formaggio) si ottiene dalla trasformazione del latte derivante da
allevamenti di pecore e capre allevate al stato brado e semibrado nel massimo rispetto del benessere animale, residenti
nell'area del Parco Nazionale del Pollino.
Pane di Cerchiara di Calabria
Il prodotto da forno più famoso del Parco è il pane di Cerchiara di Calabria,
profumato fragrante e piacevole anche dopo dieci giorni. Qualità straordinaria data da pochi tipici elementi: il lievito
madre, la farina di grano per il 60%, crusca per la restante parte, giusti tempi di lievitazione, acqua di montagna e
cottura a legna.
Pecorino a latte crudo
Il pecorino a latte crudo si ottiene scaldando il latte fino ad una temperatura di
38/39°C. A questa temperatura viene aggiunto il caglio di agnello o di capretto in pasta. Dopo circa 30-40 minuti la
cagliata è pronta per la rottura in piccoli grani. La massa caseosa viene estratta dal siero e depositata nelle fuscelle
dove viene lasciata sgrondare per una quindicina di minuti.
Pecorino a pasta dura
Il pecorino a pasta dura si ottiene dalla trasformazione di latte ovi-caprino e
prodotto con latte di pecora intero e crudo tra il 50 ed il 90%, percentuale che arriva addirittura al 100% nel caso di
formaggi ovini, sempre a pasta dura.
Peperone di Senise
Il peperone di Senise ha il marchio IGP dal 1996. E' prodotto a Senise ed in altri
dodici paesi della valle del Sinni. Si distingue per la polpa sottile e per il basso contenuto di liquidi, che ne
facilita l'essiccazione al sole. E' un ortaggio che può essere gustato fresco o secco dopo essere stato fritto in
abbondante olio d'oliva.
Pomodoro costoluto
Il pomodoro costoluto è un ortaggio da utilizzare fresco, si consuma quindi
all'insalata o su bruschette, anche se anticamente, veniva usato anche per le conserve, abitudine presente ancora in
alcune zone del Parco.
Ricotta infornata
La ricotta infornata, tipica del versante calabrese del Parco, ha la caratteristica
di essere cotta in forno in contenitori di ceramica o di terracotta dopo essere stata sottoposta a salatura a secco.
La stagionatura varia da qualche settimana a sei mesi in ambiente fresco. Il sapore della ricotta infornata
è intenso e persistente.
Ricotta Salata
La ricotta è uno dei formaggi più antichi, la sua diffusione è attribuibile al basso costo ed al suo facile impiego in
cucina. Considerata un tempo il cibo dei poveri, oggi costituisce una fonte proteica di alto valore biologico e facile
digeribilità. La ricotta tenera ha una consistenza pastosa, quella stagionata dura ed uniforme.
Soppressata del Pollino
La Soppressata del Pollino è preparata con la parte magra del filetto e della
coscia del suino. Insaporita con lardo a cubetti, sale, pepe nero in grani e macinato di peperone dolce di Senise, viene
insaccata in budello naturale, e lasciata ad asciugare in locali con soffitto in legno, con leggera affumicatura,
prima della fase della pressatura che conferisce al prodotto la tipica forma schiacciata.
Tartufo del Pollino
Nel territorio del Parco nazionale del Pollino sono presenti ben otto delle nove specie di
tartufo commestibili presenti in Italia (l’unico tartufo non presente è quello nero
di Norcia) e, in particolare, sono frequenti: il tartufo mesenterico o tartufo nero di Bagnoli, il tartufo estivo o
scorzone, il tartufo uncinato e il tartufo nero d’inverno o tartufo moscato.
A questi va aggiunto il tartufo bianco pregiato, che nel Pollino prende il nome di tartufo bianco del
Serrapotamo, o di Re bianco di Carbone.