Ancoraggi e verticali nei canyon
Avviso importante: le indicazioni contenute o riconducibili a questa pagina sono state sintetizzate ed hanno unicamente lo scopo di fornire informazioni di base sulle tecniche sportive. Per un apprendimento pratico e completo delle tecniche e delle manovre affidarsi ad un istruttore o corso per sviluppare una conoscenza più approfondita e consapevole.
Gli ancoraggi
Ogni volta che si rende necessario l'uso della corda per progredire in verticale, questa dovrà essere
ancorata ad adeguati attacchi.
Normalmente in prossimità di una verticale si troveranno uno o
più ancoraggi appositamente predisposti. In qualche raro caso si tratterà di
ancoraggi naturali; questi sono punti già facenti parte della morfologia del
canyon, per cui può trattarsi di alberi o grosse clessidre.
Più di frequeste gli ancoraggi sono predisposti con due chiodi ad espansione o resinati posti a breve distanza tra loro;
se uniti da una catena si userà per la corda l'anello più basso della "V" da essa formata; nel caso in cui si tratti
di utilizzare un cordino preesistente sarà indispensabile valutarne lo stato di invecchiamento e, soprattutto,
i nodi con il quale è stato chiuso.
Le verticali nei canyon a secco
La discesa di un canyon a secco o con portate molto contenute, permette
l'applicazione della più semplice delle tecniche di discesa: la corda doppia classica.
Inserito un capo di corda nell'anello dell'ancoraggio di calata, si accoppia
all'altro, e li si fila insieme fino alla metà. La corda andrà, quindi, montata nel discensore semplicemente
in doppia.
Le verticali nei canyon acquatici
La reciprocità tra il torrentista, la corda e l'acqua determina un totale rivoluzionamento delle tecniche di discesa.
In particolare le tecniche da applicare hanno lo scopo di ridurre il rischio di blocco durante la discesa, ad
eliminare l'accumulo di corde in eccesso nelle pozze di ricezione e a permettere il disimpegno di chi dovesse
rimenervi bloccato.
Classificazione delle difficolta' in un canyon
Tabella esplicativa relativa ai primi due fattori di difficolta':
"V" (Carattere Verticale) e "A"
(Carattere Acquatico)
- 1 (molto facile) - "V": Nessuna calata, corda normalmente inutile per la progressione. Nessun passaggio di
arrampicata. - "A": Assenza d'acqua o marcia in acque calme. Nuotate facoltative.
- 2 (facile) - "V": Presenza di calate d'accesso ed esecuzioni facili inferiori ai 10 m. Passaggi di arrampicata facili e non esposti. - "A": Nuotate non più lunghe di 30 m in acque calme; salti semplici inferiori ai 3 m; scivoli corti o in
leggera pendanza.
- 3 (poco difficile) - "V": Verticali con portata debole. Presenza di calate d'accesso ed esecuzioni facili inferiori ai 30 m, separate da terrazzini che consentano il raggruppamento. Posa di mancorrenti semplici. Marcia tecnica che richiede attenzione e
ricerca dell'itinerario su terreno che può essere scivoloso, accidentato o nell'acqua. Passaggi di arrampicata fino al 3C, non esposti, che possono richiedere l'utilizzo di una corda. - "A": Nuotate non più lunghe di 30 m in acque calme. Progressione in correnti deboli. Salti semplici da 3 a 5 m. Scivoli lunghi o con pendenza media.
- 4 (abbastanza difficile) - "V": Verticali con portata debole o media che possono porre problemi di squilibrio o bloccaggio. Presenza di calate di accesso difficile e/o superiore ai 30 m. Concatenamento di calate in parete con soste comode. Necessaria gestione degli sfregamenti. Posa di mancorrenti delicati, calate o arrivi non visibili dall'armo, ricezione in vasca in
cui occorre nuotare. Passaggi di arrampicata fino al 4C o A0 esposti e/o che possono richiedere l'utilizzo di tecniche di assicurazione o progressione. - "A": Immersioni prolungate comportanti una perdita di calore piuttosto consistente. Corrente media. Salti
semplici da 5 a 8 m. Salti con difficoltà di partenza, di traiettoria o di ricezione inferiori ai 5 m. Sifoni larghi ma inferiori ad 1 m per lunghezza e/o profondità. Scivoli molto lunghi o a forte pendenza.
- 5 (difficile) - "V": Verticali con portata media o forte, superamento difficile che necessita una buona gestione della traiettoria o dell'equilibrio. Concatenamento di calate in parete con soste aeree. Superamento di vasche durante la discesa. Superficie
scivolosa o presenza di ostacoli. Recupero della corda difficoltoso. Passaggi di arrampicata esposti fino al 5C o A1. - "A": Immersioni prolungate in acqua fredda comportanti una notevole perdita di calore. Progressione in corrente abbastanza forte, tale da incidere sulla traiettoria del nuoto, sulle possibilità di sosta e sugli ingressi in corrente. Difficoltà obbligatorie legate a fenomeni di acqua bianca che possono provocare un bloccaggio temporaneo. Salti semplici da 8 a 10 m. Salti con difficoltà di partenza, di traiettoria o di ricezione da 5 a 8 m. Sifoni larghi.
- 6 (molto difficile) - "V": Verticali con portata forte o molto forte. Cascate consistenti. Superamento difficile che necessita una efficace gestione della traiettoria o dell'equilibrio. Installazione delle soste difficile: messa in opera delicata di armi
naturali. Accesso alla partenza della calata difficile (mancorrenti delicati). Passaggi di arrampicata esposti, fino al 6A o A2. Superficie molto scivolosa o instabile. Vasche di ricezione fortemente turbolente. - "A": Progressione in corrente forte, tale da rendere difficoltosi il nuoto, la sosta e l'ingresso in corrente. Movimenti di acqua marcati che possono provocare un bloccaggio prolungato del torrentista. Salti semplici da 10 a 14 m. Salti con difficoltà di partenza, di traiettoria o di ricezione da 8 a 10 m. Sifoni larghi ma inferiori a 3 m per lunghezza e/o profondità. Sifone tecnico fino a 1 m eventualmente con corrente.
- 6 (estremamente difficile) - "V": Verticali con portata molto o estremamente forte. Cascate molto consistenti. Superamento molto difficile che necessita l'anticipo e la gestione specifica della corda, della traiettoria, dell'equilibrio e del ritmo di discesa. Passaggi di arrampicata esposti, superiori al 6A o A2. Visibilità limitata ed ostacoli frequenti. Possibili passaggi in corso o alla fine della calata in una o più vasche con movimenti d'acqua potenti. Controllo della respirazione, passaggi in apnea. -
"A": Progressione in corrente forte, tale da rendere difficoltosi il nuoto, la sosta e l'ingresso in corrente. Movimenti di acqua violenti che possono provocare un bloccaggio prolungato del torrentista. Salti semplici superiori ai 14 m. Salti con difficoltà di partenza, di traiettoria o di ricezione superiori ai 10 m. Sifone tecnico superiore a 1 m con corrente o cheminement o senza
visibilità.
Tabella relativa al terzo valore che, con l'uso di numeri romani, classifica l'impegno e la durata della discesa.
- I - Possibilità di porsi fuori dalla piena con facilità. Scappatoie facili presenti su tutte le parti del percorso. Tempo di percorrenza del canyon (avvicinamento, discesa e rientro) inferiore a 2 ore.
- II - Possibilità di porsi fuori dalla piena in 15 minuti di progressione. Scappatoia/e raggiungibili in 30 minuti di progressione al massimo. Tempo di percorrenza del canyon fra le 2 e le 4 ore.
- III - Possibilità di porsi fuori dalla piena al massimo in 30 minuti di progressione. Scappatoia/e raggiungibili in 1 ora di progressione al massimo. Tempo di percorrenza del canyon fra le 4 e le 8 ore.
- IV - Possibilità di porsi fuori dalla piena al massimo in 1 ora di progressione. Scappatoia/e raggiungibili in 2 ora di progressione al massimo.Tempo di percorrenza del canyon fra le 8 e 1 giorno.
- V - Possibilità di porsi fuori dalla piena al massimo in 2 ore di progressione. Scappatoia/e raggiungibili in 4 ora di progressione al massimo. Tempo di percorrenza del canyon fra 1 e 2 giorni.
- VI - Possibilità di porsi fuori dalla piena in un tempo superiore alle 2 ore di progressione. Scappatoia/e raggiungibili in 4 ora di progressione. Tempo di percorrenza del canyon superiore ai 2 giorni.