Trekking al Monte La Mula nel Parco Nazionale del Pollino

Itinerario, panorami e consigli per l’escursione al Monte La Mula

L’escursione al Monte La Mula, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, rappresenta uno degli itinerari più affascinanti e impegnativi per gli amanti del trekking in Calabria. Questo percorso si sviluppa in un ambiente montano di grande valore naturalistico, caratterizzato da ampi panorami, silenzi profondi e una natura ancora incontaminata.

Caratteristiche del sentiero

ATTENZIONE: Le descrizioni degli itinerari presenti sul sito isentieridelpollino.it sono fornite a scopo informativo. L'autore e i gestori del sito declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti, smarrimenti o danni derivanti da un utilizzo autonomo delle informazioni riportate. Per garantire la massima sicurezza e valorizzare appieno l’esperienza escursionistica, si raccomanda vivamente di affidarsi a guide escursionistiche qualificate.

Versi il monte La Mula nel Parco del Pollino

Con i suoi 1935 metri sul livello del mare, La Mula si erge maestosa come una delle montagne più affascinanti della Calabria settentrionale. Questa vetta, situata tra i Monti di San Sosti e San Donato di Ninea, è la seconda cima più alta del Gruppo del Pellegrino/Monti di Orsomarso, superata solo dal maestoso Cozzo del Pellegrino (1987 m). Domina il versante sud-occidentale del Parco Nazionale del Pollino, offrendo un’esperienza escursionistica unica, immersa in paesaggi spettacolari e selvaggi.

Foto 1 e 2 ©Felice Lucchese "Zio Felice": Facebook
Foto 3/9 STEFANO SAETTA. Per contattare Stefano Saetta: Instagram - Facebook

Percorso innevato da Pantanelli al Monte La Mula

Il percorso che da Pantanelli, punto di partenza situato nel comune di Grisolia, conduce verso la cima del Monte La Mula offre, durante l’inverno, uno scenario di rara bellezza. A partire da una quota di circa 670 metri, il sentiero montano si snoda attraverso boschi e tratti completamente innevati, regalando panorami suggestivi e un’atmosfera silenziosa e autentica.

Camminare in questo ambiente significa immergersi in una natura incontaminata, dove la neve esalta i profili del paesaggio e accompagna ogni passo verso la montagna. Un itinerario ideale per il trekking invernale, perfetto per chi desidera scoprire il fascino del territorio di Grisolia sotto una veste completamente nuova.

Prossime 6 foto ©Felice Lucchese "Zio Felice": Facebook

Il percorso che conduce alla vetta dalla forma arrotondata (spesso paragonata a un “panettone”) del Monte La Mula, conosciuta anche per i suoi panorami a 360 gradi, regala vedute che si estendono dalla Calabria alla Basilicata, fino alla Campania e persino alla Sicilia. Un vero balcone naturale sull’Appennino meridionale, capace di lasciare senza fiato chiunque vi arrivi.

Durante i mesi invernali, il percorso si trasforma in un suggestivo trekking invernale nel Pollino, con ampi tratti completamente innevati che rendono l’escursione ancora più affascinante. La neve esalta i contrasti del paesaggio e regala scorci di grande impatto visivo, ideali per chi cerca un’esperienza autentica a contatto con la montagna.

Prossime 3 foto ©Francesco Morello (Wikiloc)

Una montagna tra due mondi

La Mula è spartita tra i comuni di San Sosti e San Donato di Ninea, custodendo nelle sue pendici una bellezza selvaggia e affascinante. Con la sua origine carsica, questa montagna offre un panorama unico: dalla sua vetta, lo sguardo spazia dalla costa tirrenica al versante ionico della Calabria, regalando una vista che abbraccia due mari.

Natura e conservazione

I boschi che rivestono le pendici della Mula sono un’oasi di freschezza e biodiversità, con distese di faggi e querce che rendono questa montagna un rifugio per molte specie vegetali e animali. Non a caso, la Società Botanica Italiana ha inserito il territorio della Mula tra quelli da salvaguardare, sottolineando l’importanza della sua flora unica e della necessità di proteggerla per le generazioni future.

Prossime 3 foto ©Stefano Saetta - Guida Escursionistica AIGAE
Per contattare Stefano Saetta: saettastefano@gmail.com - Cell.: +39 347 458 2293

Un patrimonio da scoprire

La Mula non è solo una vetta da conquistare, ma un luogo dove natura, storia e paesaggi si fondono armoniosamente. Che si tratti di un’escursione sulle sue pendici boscose o di una contemplazione dalla sua cima, questa montagna incarna l’essenza più autentica e pura del Parco Nazionale del Pollino. Una destinazione imperdibile per gli amanti della montagna e della natura incontaminata.

Questo itinerario è particolarmente indicato per escursionisti esperti che desiderano mettersi alla prova su un percorso impegnativo ma altamente gratificante, immergendosi nella natura selvaggia del Pollino e scoprendo uno dei luoghi più suggestivi del territorio calabrese. Il trekking al Monte La Mula è un’esperienza che unisce fatica, bellezza e contatto diretto con l’ambiente naturale, ideale per chi cerca un’escursione autentica nel Parco Nazionale del Pollino, lontano dai percorsi più affollati.

La Mula e il Campo di Annibale: leggende e scenari senza confini

Lungo il sentiero che parte da San Sosti (Cosenza) e si dirige verso La Mula e la sua cima sorella, La Muletta (1717 metri), si incontra il suggestivo Campo di Annibale, un pianoro a 1601 metri d’altezza che incanta con il suo fascino storico e paesaggistico.

Un’escursione da sogno

Raggiungere La Mula è un’avventura che unisce la magia della natura incontaminata alla suggestione della leggenda. È il percorso ideale per chi desidera vivere un’esperienza completa: dal trekking tra paesaggi mozzafiato alla scoperta di storie antiche che si tramandano nei secoli.
Che si tratti di una vista senza eguali o di un richiamo alla storia, La Mula e il Campo di Annibale non smettono mai di sorprendere e conquistare gli amanti della montagna e della natura.

Classificazione delle difficolta' escursionistiche

Per scegliere l’itinerario più adatto, è fondamentale informarsi con attenzione. Si consiglia di consultare guide escursionistiche affidabili o il Club Alpino Italiano - CAI, che forniscono dettagli utili sui percorsi e sul loro livello di difficoltà.
La classificazione dei sentieri si basa su sigle standard: T, E, EE, EEA ed EAI. Ognuna indica specifiche caratteristiche del tracciato, le competenze richieste e il grado di preparazione fisica necessario. Tieni presente che, soprattutto in ambiente montano, le condizioni possono cambiare rapidamente: queste classificazioni rappresentano quindi un riferimento indicativo, utile ma non esaustivo.

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