Realizzata su un preesistente tempio pagano, presumibilmente, da monaci provenienti dalla Siria a cavallo tra il VI e VII secolo, la chiesa di S. Maria di Mércuri è tra le più importanti chiese rupestri del territorio dell'Orsomarso. A dimostrazione di ciò, le caratteristiche principale della struttura che la accomunerebbero a quelle di numerose chiesette sorte in clima bizantino in vari luoghi della Calabria, dell'Italia Meridionale, ma anche dell'Asia Minore, principalmente in Cappadocia: unica navata rettangolare, ingresso laterale, abside semicilindrica con copertura orientata verso est. Lungo le pareti ci sono sedili in muratura che utilizzavano gli antichi monaci greci (basiliani).
Sul lato in cui si trova l'ingresso laterale, sono presenti tre monofore a feritoia destinate ad illuminare l'area occupata dai
subsellia (da sub -sotto- e sella -seduta-, nome composto di origine latina che significa basso seggio o panca).
Sulla parete di fronte all'ingresso sono visibili chiare tracce di affreschi tra cui la raffigurazione di una specie di cartiglio
formato da iscrizioni latine. All'interno, una rappresentazione della Madonna con Bambino in trono, realizzata in
terracotta e nella quale si uniscono le peculiarità della madonna Odigitria e della madonna Coronata.
La chiesetta è l'unica testimonianza dello scomparso abitato di Mercourion e degli cenobi ed eremi che lo
circondavano in epoca medioevale.
I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
Inviaci a info@isentieridelpollino.it la tua storia, le tue foto, i tuoi video: pubblicheremo la tua esperienza su questo sito e nei nostri canali social.