Santuario Maria Santissima delle Grazie e Consolazione

Chiesa divenuta Santuario nel 2002

Il Santuario di Maria Santissima delle Grazie e Consolazione, costruito nel XV secolo fu affiancato, nel 1446, come appare da un'iscrizione che si può leggere sul frontale della porta d'ingresso, dal Convento dei Padri Eremiti di Sant'Agostino.
Del convento, che fu soppresso in età napoleonica nel 1809, rimane il chiostro a forma quadrata con arcate poggiate su colonne in pietra con al centro un pozzo.

All'interno del santuario è conservata una statua della Madonna delle Grazie, incoronata per decreto della Santa Sede il 2 luglio 1926. A questa immagine della Santissima Vergine viene riconosciuto un culto religioso antichissimo, forse risalente alla dominazione normanna o a quella longobarda. Secondo quando ricorda la tradizione fu tra i ruderi di questa chiesa che spuntò miracolosamente il venerato quadro che riuscì a rimanere nascosto alla vista degli invasori.
A questa sacra effigie ricorsero i soldati di Ruggiero Sangineto per ottenere la vittoria su Giacomo d'Aragona nel 1289. Del quadro ebbe cura solo la confraternita delle Grazie, un quadro antichissimo che già esisteva nel castello, in una pia chiesetta che raccoglieva la bellissima effigie della Santissima Vergine delle Grazie e Consolazione.

Il Convento dei Padri Eremitani fu costruito accanto alla Congrega delle Grazie che possedeva già la sacra immagine della venerata Vergine.
La scultura della Madonna delle Grazie, in legno di tiglio a tutto tondo, opera di ignoto scultore calabrese del 1500, è un'opera di grande interesse artistico, essa risale all'epoca rinascimentale ed è caratterizzata dalla particolari pieghe del vestito.

La chiesa conserva altre notevoli opere d'arte tra cui: un altare maggiore del 1907 costruito da marmorari calabresi in marmo bianco e policromo; un dipinto del 1798 ad olio su tela da ignoto pittore calabrese, nel presbiterio, che raffigura san Nicola da Tolentino e S. Tommaso da Villanova presentati dalla Madonna alla SS. Trinità; una statua a mezzobusto di San Vincenzo Ferreri in legno intagliato e dipinto del secolo XIX, sul lato destro della navata.
In una edicola in legno intagliato e dorato del Seicento è custodita la statua della Madonna delle Grazie a cui è intitolata la cappella: si tratta di un'opera di ignoto scultore calabrese cinquecentesco. Poco discosta c'è una statua che riproduce la figura di Santa Monica intagliata e dipinta nel 1767.
In sagrestia, oltre ad un'interessante pergamena del 1703 dell'ordine agostiniano con cui si autorizza l'istituzione della congregazione, è custodito un dipinto raffigurante la Madonna del Buonconsiglio di fra Felice Maria Franceschi del 1765 che rappresenta una copia dell'opera originale miracolosa venerata nella chiesa degli Agostiniani di Genazzano.
Ancora a san Nicola tolentinate è dedicata un'altra statua a mezzobusto in legno del Settecento intagliata e dipinta.
Accanto al chiostro ha sede il museo di arte sacra.

Tratto da: Associazione storico-culturale S. Agostino

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