Abisso del Bifurto | Parco Pollino Calabria
Speleologia Pollino - Grotte del Parco Nazionale del Pollino
Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, il territorio di Cerchiara di Calabria custodisce un patrimonio naturale straordinario: grotte di origine carsica che raccontano storie millenarie. Questi luoghi, inizialmente rifugio dei primi abitanti e dei monaci basiliani del IX secolo, hanno successivamente ospitato pastori e briganti in cerca di riparo. Tra tutte, una grotta spicca per la sua imponenza e mistero: l’Abisso del Bifurto, noto anche come Fossa del Lupo.
ATTENZIONE: Le descrizioni e le informazioni riportate in questa pagina hanno esclusivamente uno scopo informativo e divulgativo. L’autore e i gestori del sito declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti, smarrimenti, danni a persone o cose che possano derivare da un utilizzo improprio o da un accesso autonomo agli itinerari speleologici descritti.
Per garantire la massima sicurezza e vivere un’esperienza autentica, si raccomanda di affidarsi esclusivamente a guide speleologiche qualificate, in grado di accompagnare i visitatori nel pieno rispetto delle norme di tutela ambientale e delle condizioni di sicurezza.
Foto: Gruppo Speleo Cudinipuli
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Un viaggio nel cuore della terra
L’Abisso del Bifurto è una voragine che lascia senza fiato. Con i suoi 683 metri di profondità verticale, è uno degli inghiottitoi carsici più spettacolari d’Europa e detiene un posto d’onore nella speleologia mondiale, classificandosi al 40° posto tra le grotte più profonde del pianeta.
Non solo: è considerata dagli esperti una delle cavità più impegnative e tecnicamente difficili del sud Italia, attirando speleologi da ogni parte del mondo, pronti a mettersi alla prova in un ambiente tanto ostile quanto affascinante.
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Il lavoro millenario della natura
Questa straordinaria formazione è il frutto di milioni di anni di erosione carsica, un processo naturale che ha modellato le pendici del Pollino, creando un paesaggio unico e affascinante. L’Abisso del Bifurto non è solo una meraviglia geologica, ma un luogo che invita all’esplorazione e alla scoperta, evocando le storie di chi, secoli fa, trovava rifugio tra le sue ombre.
Un richiamo per avventurieri e amanti della natura
Per chi cerca un’esperienza unica, Cerchiara di Calabria offre molto più di panorami mozzafiato: è un invito a esplorare le profondità della terra, a scoprire la potenza della natura e a lasciarsi ispirare dalla forza di un paesaggio senza tempo.
L’Abisso del Bifurto è molto più di una grotta: è una porta sul passato, una sfida per gli avventurieri e una testimonianza della bellezza senza confini del Parco Nazionale del Pollino.
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Curiosità sull’Abisso del Bifurto
Soprannome “Fossa del Lupo”: il nome evocativo si dice derivi dalle leggende popolari secondo cui i lupi della zona si rifugiavano nei pressi della voragine. Questo lo ha reso un luogo avvolto da un’aura di mistero per secoli.
Luogo leggendario per gli speleologi: l’Abisso del Bifurto è una delle mete più ambite dagli speleologi esperti. La sua discesa richiede attrezzature all’avanguardia e grande preparazione fisica e tecnica. La verticalità e le condizioni interne ne fanno una delle esplorazioni più complesse del sud Italia.
Record italiano: Al momento della sua esplorazione completa negli anni ’60 e ’70, il Bifurto rappresentava una delle prime grotte italiane ad essere studiata in modo sistematico, grazie anche ai progressi nelle tecniche di speleologia.
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Alcuni dati interessanti
Profondità totale: 683 metri, suddivisi in una serie di pozzi verticali che richiedono corde e tecniche di discesa
avanzate.
Prima esplorazione completa: negli anni ’60, grazie al Gruppo Speleologico Piemontese, il Bifurto è stato studiato e mappato per la prima volta.
La magia delle concrezioni: all’interno dell’Abisso del Bifurto, si possono trovare stalattiti e stalagmiti che si sono formate lentamente nel corso dei millenni, raccontando la storia geologica della zona.
Classificazione delle difficolta' in speleologia
Gli ambienti sono classificati secondo i seguenti livelli di difficoltà che risultano dalla combinazione di questi elementi che sono determinati sia per l'ambiente in sè che per il percorso di avvicinamento:
- Pericoli oggettivi ambientali
- Difficoltà tecnica per la percorrenza
- Tempo normale necessario per la visita
- Difficoltà di un eventuale intervento di soccorso
Le discese in grotta vengono valutate in quattro scale di difficoltà:
- L1= LIVELLO 1= FACILE. Percorso in ambiente con basso grado di pericoli oggettivi anche di origine meteorica, nessuna difficoltà tecnica oltre le normali attenzioni di progressione escursionistica, nessuna strettoia o restringimento, tempo di visita contenuto entro le tre ore (compreso l'avvicinamento).
- L2= LIVELLO 2= IMPEGNATIVO. Percorso in ambiente con basso grado di pericoli oggettivi anche di origine meteorica, difficoltà tecniche facili e discontinue, strettoie brevi e comode, tempo di visita contenuto entro le 6 ore (compreso
l'avvicinamento).
- L3= LIVELLO 3= DIFFICILE. Percorsi con pericoli oggettivi individuati, difficoltà sostenute che richiedono l'uso di tecniche di progressione su corda, strettoie anche lunghe e disagevoli, tempo di visita contenuto entro le 12 ore (compreso l'avvicinamento).
- L4= LIVELLO 4= ESTREMO. Percorsi con caratteristiche di pericoli e/o difficoltà tecnica superiori alle precedenti.