Gli impressionanti Crivi di Mangiacaniglia si innalzano maestosi nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia. Si tratta di una formazione montuosa unica, fatta di vette, creste e dirupi calcarei che creano scenari spettacolari.
Il termine “crivi” dovrebbe essere una denominazione locale che indica creste rocciose scoscese, mentre “Mangiacaniglia” identificherebbe questa particolare area montuosa, rendendola un punto di riferimento geografico e paesaggistico.
La zona si sviluppa intorno al Corno Mozzo, una cima piramidale che domina l’orizzonte. Qui i crivi si ergono come imponenti guglie di calcare grigio, instabile e affascinante, circondate da pini loricati, simbolo indiscusso del Pollino, e da profonde vallate selvagge.
Foto ©Pollinofantastico: blog - instagram - Canale YouTube
Dal loro profilo affilato si aprono viste spettacolari sull’alta valle del Fiume Argentino, dove un emiciclo di montagne e dirupi custodisce un paesaggio ancora incontaminato. La combinazione di geologia, biodiversità e panorami rende i Crivi di Mangiacaniglia un luogo di grande valore naturalistico, ideale per chi ama l’escursionismo e le esperienze autentiche in natura.
Immersi in una fitta vegetazione fatta di faggi, pini loricati e macchia mediterranea, i Crivi offrono uno scenario primordiale, dove il silenzio è rotto solo dallo scorrere dell’acqua tra le rocce. Lungo il percorso si incontrano torrenti cristallini, cascate e piccoli specchi d’acqua che ospitano una fauna ricchissima: dalla lontra al lupo appenninico, fino ai rapaci come l’aquila reale e il falco pellegrino.
Questo itinerario non è adatto a tutti: richiede resistenza fisica, preparazione tecnica e attrezzatura adeguata. Il terreno scivoloso e l’ambiente isolato rendono fondamentale l’accompagnamento di una guida esperta. Ma chi affronta questa sfida viene ripagato da emozioni uniche: camminare tra pareti rocciose imponenti, ascoltare il vento tra le gole e sentirsi parte di una natura incontaminata.
I Crivi di Mangiacaniglia non sono solo una meta escursionistica, ma un vero viaggio nel tempo, dove la montagna racconta la sua storia millenaria attraverso rocce, acque e silenzi.
Per un’escursione sicura, pianifica con cura l’itinerario, controlla il meteo e scegli percorsi adatti alla tua esperienza. Affidarsi a guide ufficiali esperte è una scelta saggia. Durante il periodo invernale e in presenza di neve consulta Meteomont - Bollettino Neve e Valanghe. Indossa scarponi da trekking, vesti a strati e porta uno zaino leggero con acqua, snack, torcia e kit di primo soccorso. Segui i sentieri segnalati, comunica il tuo piano a qualcuno e rispetta sempre i tuoi limiti.
Scopri di più nella guida del CAI: Vivere la Montagna e consulta la checklist per lo zaino da escursionismo per non dimenticare nulla.
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