Escursioni nel Parco Nazionale del Pollino
Scopri alcuni dei sentieri e degli itinerari di escursionismo del Parco Nazionale del Pollino!
ATTENZIONE: Le descrizioni degli itinerari presenti sul sito isentieridelpollino.it sono fornite a scopo informativo. L'autore e i gestori del sito declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti, smarrimenti o danni derivanti da un utilizzo autonomo delle informazioni riportate.
Per garantire la massima sicurezza e valorizzare appieno l’esperienza escursionistica, si raccomanda vivamente di affidarsi a guide escursionistiche qualificate.
L’avventura ha inizio da Colle dell’Impiso (1.570 m), uno dei punti di partenza più noti del massiccio del Pollino. Da qui ci si inoltra lungo un sentiero che attraversa pascoli aperti e zone boscose, dove il paesaggio alterna tratti pianeggianti a leggere pendenze. Dopo un primo tratto, si incontra la Sorgente Spezzavùmmola (1.655 m), conosciuta per la sua acqua cristallina e particolarmente fredda, considerata la più gelida del Parco Nazionale del Pollino.
Il bosco accompagna l’escursionista in una progressiva immersione nella natura, tra silenzi, chiaroscuri e frescura, offrendo un primo assaggio dell’ambiente vario e selvaggio che caratterizza l’intero percorso.
Salendo, la vegetazione cambia volto. I pini loricati secolari, alberi monumentali e simbolo del Pollino, emergono tra le rocce come creature preistoriche. I loro tronchi nodosi e contorti sembrano scolpiti dal tempo e dal vento.
Camminare tra loro è come attraversare una cattedrale naturale, dove la luce gioca con le ombre e ogni passo invita al silenzio. È il tratto in cui la montagna svela il suo volto più mistico, dove natura e spiritualità si fondono in un’esperienza quasi meditativa.
Arrivati sulla cima del Monte Pollino**, lo sguardo si apre senza ostacoli. Le valli si perdono all’orizzonte, e il cielo sembra allungarsi fino a toccare le creste vicine. Il vento qui ha un altro suono: più forte, più libero, più pulito. È un momento di pura connessione con l’ambiente, dove la conquista non è solo fisica, ma anche interiore. Si respira gratitudine, meraviglia, rispetto.
La cresta che unisce le due vette è una delle meraviglie del percorso. Si cammina tra cielo e terra, con il vuoto ai lati e l’infinito davanti. Raggiungere la Serra Dolcedorme*, il punto più alto del Parco Nazionale del Pollino, è come varcare una soglia invisibile: quella che separa l’ordinario dallo straordinario. In cima, tutto tace. Solo il battito del cuore e il rumore del vento a ricordarci che siamo vivi, piccoli e fortunati.
Il cammino di ritorno scivola tra dolci pianori e tratti ombrosi di bosco. È un momento di raccoglimento, quasi un commiato silenzioso dalla grande bellezza appena vissuta. Le radure dorate dal sole, i rami che s’intrecciano in archi naturali, il suono dei propri passi su foglie e terra: tutto invita a rallentare, ad assaporare l’ultima parte del viaggio con occhi nuovi.
Questa escursione è molto più di un percorso tra due cime. È un’esperienza che tocca corde profonde, che insegna l’umiltà e la meraviglia. È un invito a camminare non solo con le gambe, ma con lo spirito. Tra rocce, alberi e cielo, si riscopre il valore del tempo, del silenzio, dell’aria pulita. Una di quelle avventure che, una volta vissute, non si dimenticano più.
Consigliata a escursionisti esperti in buone condizioni fisiche, è una delle esperienze outdoor più affascinanti del Sud Italia.
* Il nome Dolcedorme forse è riferito al profilo della montagna che, vista dal versante settentrionale, sembra una donna distesa e addormentata
** Secondo la teoria più accreditata, il nome Pollino deriverebbe dal latino Apollineus, da cui mons apollineus, il monte di Apollo. Apollo, figlio illegittimo di Zeus e Dio della medicina, era una divinità venerata nella religione greca. Le grandi quantità e varietà di erbe medicinali reperibili sul territorio, rappresenterebbero un legame da cui trae il nome attuale. Essendo quindi Apollo il Dio della medicina, e trovandosi molte di queste erbe medicinali sul territorio, gli antichi potrebbero aver dato il nome del Dio venerato nella loro religione.
Per un’escursione sicura, pianifica con cura l’itinerario, controlla il meteo e scegli percorsi adatti alla tua esperienza. Durante il periodo invernale e in presenza di neve consulta Meteomont - Bollettino Neve e Valanghe. Indossa scarponi da trekking, vesti a strati e porta uno zaino leggero con acqua, snack, torcia e kit di primo soccorso. Segui i sentieri segnalati, comunica il tuo piano a qualcuno e rispetta sempre i tuoi limiti.
Scopri di più nella guida del CAI: Vivere la Montagna e consulta la checklist per lo zaino da escursionismo per non dimenticare nulla.
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Per scegliere l’itinerario più adatto, è fondamentale informarsi con attenzione. Si consiglia di consultare guide escursionistiche affidabili o il Club Alpino Italiano - CAI, che forniscono dettagli utili sui percorsi e sul loro livello di difficoltà.
La classificazione dei sentieri si basa su sigle standard: T, E, EE, EEA ed EAI. Ognuna indica specifiche caratteristiche del tracciato, le competenze richieste e il grado di preparazione fisica necessario. Tieni presente che, soprattutto in ambiente montano, le condizioni possono cambiare rapidamente: queste classificazioni rappresentano quindi un riferimento indicativo, utile ma non esaustivo.
I laghi da vedere nel Parco Nazionale del Pollino, fra Calabria e Basilicata, raggiungibili attraverso piccole escursioni.
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I racconti degli appassionati di montagna, degli amanti della natura, dei sognatori. Un parco nazionale, quello del Pollino, e mille storie.
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