Escursione cime Pollino (m 2248) e Dolcedorme (m 2267)

Un viaggio tra panorami e silenzi

Caratteristiche del sentiero

ATTENZIONE: Non si assume alcuna responsabilità nei riguardi di chi, seguendo le descrizioni presenti sul sito isentieridelpollino.it, percorre gli itinerari escursionistici in maniera autonoma.

Dal cuore del Pollino alla maestosità del Dolcedorme

Questa escursione, con i suoi oltre 20 chilometri di sviluppo, è un viaggio nel cuore di uno dei parchi più affascinanti d’Italia, il Parco Nazionale del Pollino. Attraversa paesaggi incantevoli, boschi ombrosi, crinali rocciosi e pascoli silenziosi, fino a raggiungere due delle cime più spettacolari della Calabria e della Basilicata: il Monte Pollino** e la Serra Dolcedorme*.

L’avventura inizia a Colle dell'Impiso (1570 m), dove una stradina sterrata conduce al Piano di Vaquarro. Dopo un breve tratto, il cammino devia verso destra, inoltrandosi in un bosco che svela pian piano la sua magia. A quota 1655 metri, nascosta tra gli alberi, si trova la Sorgente Spezzavùmmola, famosa per la sua acqua cristallina e gelida, la più fredda del Pollino.

Verso i giganti del Parco del Pollino

Proseguendo, si riattraversa un tratto boscoso fino ai pascoli aperti del Colle Gaudolino (1684 m). Da qui, il sentiero si arrampica in obliquo tra gli alberi, sbucando su un crinale roccioso adornato dai maestosi pini loricati, i veri guardiani del Parco del Pollino. A quota 1989 metri, il panorama si spalanca sul versante meridionale del massiccio, regalando vedute che lasciano senza fiato.

La salita culmina sulla vetta del Monte Pollino, da cui una cresta panoramica conduce alla sella che lo separa dalla Serra Dolcedorme, la cima più alta del massiccio del Pollino. Raggiungere questa vetta è come toccare il cielo con un dito, avvolti da una pace assoluta e dalla grandiosità del paesaggio circostante.

Il ritorno: tra pianure e silenzi

La discesa comincia dalla sella del Dolcedorme, scendendo nel canalone sottostante fino al Piano di Pollino (1800 m). Qui, il percorso si sviluppa lungo il lato sinistro della piana, tra dolci avvallamenti, per incontrare una pista che rientra nel bosco. Attraversando radure luminose e tratti ombreggiati, si ritorna infine a Colle Impiso, completando un anello che regala emozioni e ricordi indelebili.

Un’esperienza unica

L’escursione dal Pollino al Dolcedorme non è solo un trekking, ma un’esperienza che unisce fatica, scoperta e meraviglia. Perfetta per chi cerca avventura e ama immergersi nella natura incontaminata, questa traversata è un inno alla bellezza selvaggia del Parco Nazionale del Pollino.

NOTE

* Il nome Dolcedorme forse è riferito al profilo della montagna che, vista dal versante settentrionale, sembra una donna distesa e addormentata

** Secondo la teoria più accreditata, il nome Pollino deriverebbe dal latino Apollineus, da cui mons apollineus, il monte di Apollo. Apollo, figlio illegittimo di Zeus e Dio della medicina, era una divinità venerata nella religione greca. Le grandi quantità e varietà di erbe medicinali reperibili sul territorio, rappresenterebbero un legame da cui trae il nome attuale. Essendo quindi Apollo il Dio della medicina, e trovandosi molte di queste erbe medicinali sul territorio, gli antichi potrebbero aver dato il nome del Dio venerato nella loro religione.

Classificazione delle difficolta' escursionistiche

In montagna, dove le condizioni ambientali sono molto variabili, una classificazione delle difficoltà rimane comunque indicativa.

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