Serra Dolcedorme canalone "Scilla e Cariddi"

Il gigante dell'Appennino Meridionale: un’avventura tra Scilla e Cariddi

Escursione effettuata in ricordo di Domenico Bloise

Caratteristiche del sentiero

ATTENZIONE: Le descrizioni degli itinerari presenti sul sito isentieridelpollino.it sono fornite a scopo informativo. L'autore e i gestori del sito declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti, smarrimenti o danni derivanti da un utilizzo autonomo delle informazioni riportate.
Per garantire la massima sicurezza e valorizzare appieno l’esperienza escursionistica, si raccomanda vivamente di affidarsi a guide escursionistiche qualificate.

Con i suoi 2267 metri, il Serra Dolcedorme domina l’Appennino meridionale, offrendo un’esperienza di escursionismo unica e impegnativa. La salita inizia da Valle Piana, a 900 metri sul livello del mare, accessibile solo con un fuoristrada. Per chi non dispone di un mezzo adatto, si parte dal sottopasso autostradale a 700 metri d’altitudine.

Il percorso si snoda inizialmente tra pini neri, aceri, ontani e faggi, conducendo verso il Monte Pollinello. Dopo aver lasciato il sentiero principale, si entra nel suggestivo Vallone che porta tra due imponenti formazioni rocciose soprannominate “Scilla e Cariddi”. Questo canalone, maestoso e apparentemente infinito, regala una salita impegnativa di 800 metri di dislivello.

Tra rocce e ghiaia verso l’Anfiteatro

Superati i gendarmi di pietra, si affrontano due passaggi cruciali: un primo salto di 4 metri, semplice ma da non sottovalutare, e un secondo più impegnativo tra rocce e ghiaia, alto circa 10 metri.
A quota 1900 metri, il canalone incontra il Crestone dei Loricati, da cui si diramano due ulteriori vie panoramiche: la Direttissima e la Gola del Turbine, entrambe conducono alla cima. La salita al Dolcedorme, con i suoi 1600 metri di dislivello e 15 chilometri di percorso, è una vera prova di resistenza. Si consiglia di portare una piccozza, anche se non c’è neve: la sicurezza prima di tutto.

Una ricompensa mozzafiato

Nonostante la fatica, la vetta ripaga con panorami spettacolari e un’esperienza che rimane nel cuore. Il Dolcedorme è una sfida, ma anche un’immersione nella bellezza più autentica della natura.

La discesa

Una delle diverse opzioni scende dal costone di Celsa Bianca (2047 metri) fino al bosco del Pollinello (1908 metri). Attraversando il Varco del Pollinello a 1700 metri, si imbocca la Tagliata, un sentiero incassato nella roccia che riporta a Valle Piana.
Un’escursione da ricordare, perfetta per chi cerca avventura e paesaggi indimenticabili.

NOTE

Il nome Dolcedorme forse è riferito al profilo della montagna che, vista dal versante settentrionale, sembra una donna distesa e addormentata

Classificazione delle difficolta' escursionistiche

Per scegliere l’itinerario più adatto, è fondamentale informarsi con attenzione. Si consiglia di consultare guide escursionistiche affidabili o il Club Alpino Italiano - CAI, che forniscono dettagli utili sui percorsi e sul loro livello di difficoltà.
La classificazione dei sentieri si basa su sigle standard: T, E, EE, EEA ed EAI. Ognuna indica specifiche caratteristiche del tracciato, le competenze richieste e il grado di preparazione fisica necessario. Tieni presente che, soprattutto in ambiente montano, le condizioni possono cambiare rapidamente: queste classificazioni rappresentano quindi un riferimento indicativo, utile ma non esaustivo.

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