Via Ferrata Salemm a Castelmezzano: emozione e adrenalina nelle Dolomiti Lucane

Castelmezzano: punto di partenza per le escursioni

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Per garantire la massima sicurezza e valorizzare appieno l’esperienza outdoor, si raccomanda vivamente di affidarsi a guide qualificate.

La Via Ferrata Salemm, situata nel suggestivo scenario delle Dolomiti Lucane, è un percorso attrezzato adatto a escursionisti esperti con attrezzatura (EEA). Si sviluppa sul versante di Castelmezzano, uno dei borghi più belli d’Italia, famoso per la sua offerta di turismo attivo.
Questa via ferrata si distingue per lo sviluppo verticale, l’ambiente suggestivo e l’adrenalina garantita, senza mai trascurare la sicurezza grazie all’attrezzatura obbligatoria: casco, kit da ferrata e imbrago.

Caratteristiche della via ferrata

Foto ©Antonio Di Paola : Facebook - Instagram

Descrizione del percorso

Il tracciato si articola in tre sezioni distinte, ciascuna con il suo fascino e le sue caratteristiche.

Sentiero di avvicinamento

Parte dal suggestivo ponte romano e si sviluppa fino all’attacco della ferrata. La lunghezza è di circa 739 metri con un dislivello di 34 metri. Il tempo di percorrenza medio è di 45 minuti.

Percorso attrezzato della Ferrata Salemm

Questa sezione costituisce il cuore dell’esperienza. Offre passaggi verticali, tratti esposti e viste mozzafiato sulle Dolomiti Lucane. La lunghezza complessiva è di circa 992 metri con un dislivello di 215 metri. Il tempo medio richiesto è di 2 ore.

Sentiero di allontanamento

Dalla fine del tratto attrezzato, il percorso prosegue verso la strada comunale Peschiere, in prossimità del centro storico di Castelmezzano. Questo tratto è lungo circa 180 metri, quasi pianeggiante, e si percorre in circa 15 minuti.

Questa via ferrata rappresenta un’esperienza completa, pensata per chi ama l’arrampicata sportiva e desidera vivere la montagna in modo autentico, circondato dalla natura incontaminata della Basilicata.

Classificazione delle difficolta' delle vie ferrate

Come per l’arrampicata, anche per le vie ferrate si è reso necessario creare un criterio di valutazione del grado di difficoltà.
Alcune ferrate possone essere valutate pericolose non per le difficoltà tecniche ma per pericoli oggettivi, quali la caduta di pietre o la frequente presenza di neve e ghiaccio. Il problema “pericolo” viene però segnalato nelle varie relazioni degli itinerari e non influisce nella valutazione del grado di difficoltà della via ferrata.

II Club Alpino Italiano - CAI, ha adottato parametri ancora differenziati, con l'adozione di una scala di difficoltà suddivisa in 5 gradi, proposti da Schnürer, che per le Dolomiti ha usato questi parametri: (I,II,III,IV,V) come per l'alpinismo ma essendo la via ferrata una progressione artificiale (A "ZERO") ovviamente non è rapportata alla difficoltà della parete ma a quella creata dalla progressione artificiale del cavo.

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