Via Ferrata Marcirosa a Pietrapertosa: adrenalina tra le Dolomiti Lucane

Perché scegliere la Via Ferrata Marcirosa per la tua prossima avventura

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Per garantire la massima sicurezza e valorizzare appieno l’esperienza outdoor, si raccomanda vivamente di affidarsi a guide qualificate.

Vivi un’esperienza unica tra le vette spettacolari delle Dolomiti Lucane con la Via Ferrata Marcirosa, a Pietrapertosa, uno dei borghi più suggestivi d’Italia. Il percorso, riservato ad escursionisti esperti con attrezzatura (EEA), offre panorami mozzafiato e tratti adrenalinici che regalano emozioni indimenticabili.

Caratteristiche della via ferrata

Foto volodellangelo.com

Questa ferrata si sviluppa per circa 1.778 metri con un dislivello complessivo di 331 metri, articolandosi in tre sezioni principali:

Sicurezza sulla Via Ferrata Marcirosa: regole, attrezzatura e raccomandazioni

Affrontare la Via Ferrata Marcirosa richiede non solo spirito d’avventura, ma anche consapevolezza e preparazione. Si tratta di un percorso classificato EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura), dove la sicurezza è una priorità assoluta. Per godere dell’esperienza in modo sereno e responsabile, è fondamentale rispettare alcune linee guida.

Attrezzatura obbligatoria:
Kit da ferrata completo con set dissipatore, longe e moschettoni certificati, imbrago omologato, casco da alpinismo (non da bici o arrampicata indoor), guanti da ferrata per una presa più sicura, scarpe da trekking con suola aderente

Foto volodellangelo.com

Inoltre, si raccomanda:

Classificazione delle difficolta' delle vie ferrate

Come per l’arrampicata, anche per le vie ferrate si è reso necessario creare un criterio di valutazione del grado di difficoltà.
Alcune ferrate possone essere valutate pericolose non per le difficoltà tecniche ma per pericoli oggettivi, quali la caduta di pietre o la frequente presenza di neve e ghiaccio. Il problema “pericolo” viene però segnalato nelle varie relazioni degli itinerari e non influisce nella valutazione del grado di difficoltà della via ferrata.

II Club Alpino Italiano - CAI, ha adottato parametri ancora differenziati, con l'adozione di una scala di difficoltà suddivisa in 5 gradi, proposti da Schnürer, che per le Dolomiti ha usato questi parametri: (I,II,III,IV,V) come per l'alpinismo ma essendo la via ferrata una progressione artificiale (A "ZERO") ovviamente non è rapportata alla difficoltà della parete ma a quella creata dalla progressione artificiale del cavo.

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