Esplora la Grotta di San Paolo: Meraviglia Nascosta di Morano Calabro
Caratteristiche Grotta di San Paolo
- LUNGHEZZA: 560 metri
- DISLIVELLO: 47 metri
- LOCALITA': Morano Calabro
ATTENZIONE: non si assume alcuna responsabilità nei riguardi di chi, seguendo queste descrizioni,
percorre gli itinerari speologici in maniera autonoma.
Un tesoro naturale tra i monti del Pollino
La Grotta di San Paolo, situata a Morano Calabro (CS), è una delle meraviglie naturali più affascinanti del Parco Nazionale del Pollino. Si apre sul versante meridionale del Monte Il Cappellazzo (1.210 m), a circa 680 metri di altitudine incastonata tra spettacolari strati di calcari mesozoici, testimoni di una storia geologica millenaria.
Foto Grotta di San Paolo - ©Pierluigi Rottura
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Ingressi e struttura della grotta
La grotta presenta tre ingressi principali, connessi da una rete intricata di gallerie che conducono verso un pozzo naturale profondo circa 20 metri. Le sue pareti, instabili e soggette a franamenti, introducono il visitatore in un ambiente suggestivo e incontaminato.
Alla base del pozzo si apre una grande caverna, disseminata di massi di frana e percorsa da un torrente sotterraneo che, seppur dal flusso modesto, scolpisce continuamente l’ambiente interno con la sua azione erosiva.
Il percorso speleologico tra cascate e concrezioni
Il ramo principale della grotta si estende verso nord e nord-nord-est, con un’ampiezza e un’altezza media di circa cinque metri. Qui, il torrente crea una serie di piccole cascate, il cui suono si amplifica tra le pareti calcaree, accompagnando l’esplorazione con un ritmo naturale e coinvolgente.
Le acque si insinuano in una serie di fessure profonde, che portano a una seconda caverna ricca di concrezioni minerali bianche, dal fascino quasi irreale.
Foto Grotta di San Paolo - ©Pierluigi Rottura
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Due livelli sovrapposti e il mistero del sifone
Questa seconda caverna si sdoppia in due rami sovrapposti, collegati da stretti pozzetti che richiedono abilità speleologica per essere superati. La grotta termina con una piccola cavernetta, densamente decorata, dove il torrente si perde in un sifone naturale, misterioso e impenetrabile, che rappresenta il limite dell’esplorazione.
I “capelli d’angelo”: una rarità da ammirare
Uno degli aspetti più sorprendenti della Grotta di San Paolo è la presenza di filamenti coralliformi, conosciuti come “capelli d’angelo”. Questi fragilissimi depositi minerali, simili a filamenti di vetro, decorano le pareti della cavità, regalando uno spettacolo raro e delicato, simbolo dell’incessante opera creativa della natura.
Foto: Gruppo Speleo Cudinipuli
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Una traversata speleologica da vivere
La Grotta di San Paolo è un perfetto esempio di grotta a traversata, permettendo di entrare da uno degli accessi e uscire da un altro, seguendo il percorso del torrente sotterraneo. È un’esperienza immersiva che unisce avventura, bellezza naturale e scoperta geologica.
Foto: Gruppo Speleo Cudinipuli
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Come visitare la Grotta di San Paolo
Per motivi di sicurezza e tutela ambientale, si consiglia di accedere alla grotta accompagnati da guide speleologiche esperte. L’escursione è adatta a escursionisti allenati e appassionati di natura incontaminata.
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Classificazione delle difficolta' in speleologia
Gli ambienti sono classificati secondo i seguenti livelli di difficoltà che risultano dalla combinazione di questi elementi che sono determinati sia per l'ambiente in sè che per il percorso di avvicinamento:
- Pericoli oggettivi ambientali
- Difficoltà tecnica per la percorrenza
- Tempo normale necessario per la visita
- Difficoltà di un eventuale intervento di soccorso
Le discese in grotta vengono valutate in quattro scale di difficoltà:
- L1= LIVELLO 1= FACILE. Percorso in ambiente con basso grado di pericoli oggettivi anche di origine meteorica, nessuna difficoltà tecnica oltre le normali attenzioni di progressione escursionistica, nessuna strettoia o restringimento, tempo di visita contenuto entro le tre ore (compreso l'avvicinamento).
- L2= LIVELLO 2= IMPEGNATIVO. Percorso in ambiente con basso grado di pericoli oggettivi anche di origine meteorica, difficoltà tecniche facili e discontinue, strettoie brevi e comode, tempo di visita contenuto entro le 6 ore (compreso
l'avvicinamento).
- L3= LIVELLO 3= DIFFICILE. Percorsi con pericoli oggettivi individuati, difficoltà sostenute che richiedono l'uso di tecniche di progressione su corda, strettoie anche lunghe e disagevoli, tempo di visita contenuto entro le 12 ore (compreso l'avvicinamento).
- L4= LIVELLO 4= ESTREMO. Percorsi con caratteristiche di pericoli e/o difficoltà tecnica superiori alle precedenti.