Possiamo chiamare questa posizione: posizione base in spaccata.
Il movimento avrà le stesse modalità di quello descritto in precedenza, ma la cosa più importante sarà quella di compiere il primo
spostamento del piede verso il centro in orizzontale e non direttamente verso l'alto; se i piedi non sono alla stessa altezza,
quello che si sposta per primo è quello più alto.
Nei diedri e in tutte le occasioni di arrampicata interna fra colonne di ghiaccio, si possono anche utilizzare i fianchi e la schiena
per creare una opposizione alla spinta laterale dei piedi. La spinta con il gomito appoggiato al ghiaccio permette la "sostituzione"
della gamba corrispondente e il suo sollevamento anche da posizioni in cui è possibile spostare il baricentro.
Progressione base a triangolo e chiodatura
Ambientazione
Breve muretto di ghiaccio con inclinazione di circa 75°/80°.
Descrizione
La posizione base a triangolo dà la possibilità di assumere una posizione di equilibrio e
di riposo basata non più su quattro punti fissi ma su tre (un braccio e i due piedi). I piedi verranno posti alla stessa altezza
e la piccozza piantata più in alto della testa lungo l'asse che passa per la testa, il bacino ed il centro dei piedi (Fig.1).
Piantare la piccozza sopra la testa, quindi posizionare i piedi in modo da formare un triangolo isoscele; le gambe saranno
leggermente divaricate ma non troppo larghe e le ginocchia flesse. Il bacino ben spinto contro la parete e il busto e le spalle
staccati dal ghiaccio (Fig.2). Il braccio alto (braccio principale) verrà a trovarsi in posizione semi tesa, l'altra piccozza
piantata più in basso non contribuisce all'equilibrio.
Da questa posizione staccare la mano dalla dragonne della piccozza più bassa, prendere un chiodo da ghiaccio e piantarlo all'altezza
dell'ombelico per fare forza contro il ghiaccio (Figg.3-4). Più il chiodo verrà posizionato in alto o lateralmente,
maggiore sarà la fatica ad avvitarlo.