Torrente Raganello in Calabria

Torrente che nasce dal Massiccio del Pollino

Testo tratto da: it.wikipedia.org

Il torrente Raganello nasce a 1.800 metri di quota sulla Serra delle Ciavole, nella parte orientale del massiccio del Pollino. Dopo 32 chilometri di percorso aspro ed irregolare, il torrente sfocia, attraversando la Piana di Sibari, nel mar Ionio all'altezza dell'abitato di Villapiana Lido.
Il nome deriva dal termine greco “Ragas” con cui si indica un dirupo roccioso, anche se altri lo associano al termine civitese ragare che significa trascinatore, o al verbo calabrese rragàre, cioè lottare, litigare per la violenza con la quale l'acqua scorre tra le gole.

La zona è compresa nella Riserva naturale Gole del Raganello. La Riserva si estende per 1.600 ettari tra 1.450 metri di quota, per scendere ripida fino ai 700 metri lungo il versante orientale del Massiccio del Pollino, tra gole strette ed alte fino a cento metri. Lungo il corso del Raganello si protegge un habitat naturale tipico dei grandi uccelli rapaci, tra cui aquila reale e falco pellegrino, che nidificano tra le strette gole del torrente. Presenti anche martore, donnole, il driomio aspromontis, volpi e lepri.
La flora è costituita, prevalentemente, da arbusti come l'erica, il biancospino, il pero selvatico. Tra gli alberi le tipiche faggete del Pollino nella parte alta della valle, il pino laricio, il cerro ed il pino laricato.

Il famoso canyon con le sue spettacolari gole hanno inizio a quota 750 mt., nei pressi della sorgente Lamia e terminano dopo aver percorso 13 km nelle vicinanze del Ponte del Diavolo*, a Civita.
Il canyon del Raganello viene distinto in due parti: le Gole alte e le Gole basse.

* Ponte del Diavolo a Civita. Costituisce un'ardita opera di ingegneria e un ottimo posto di osservazione. La leggenda narra che sarebbe stato un proprietario terriero a chiedere al Diavolo di edificare un ponte sul torrente, in cambio dell'anima del primo essere umano che avesse attraversato il ponte.

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