Recupero in sosta secondo di cordata
Tecniche di progressione su roccia | Alpinismo Parco Pollino
L' assicurazione per la salita del secondo di cordata è la situazione più semplice della
progressione alpinistica su roccia. Considerato che, l’assicurazione viene svolta
dall’alto verso il basso, le forze in gioco, in caso di caduta, sono ridotte al minimo mantenendo la corda sempre in
tensione e approntando correttamente tutte le misure di sicurezza. Infatti, generalmente, chi cade salendo da secondo
di cordata rimane “appeso” alla corda, e la sua “caduta” si limita all’allungamento elastico della corda stessa (che
può essere, a volte, anche di alcuni metri). Solo in presenza di traversi (lunghi passaggi di arrampicata in laterale)
o per disattenzioni del compagno, la caduta può essere di una certa entità.
Proprio per i bassi rischi, oltre all’assicurazione dinamica,
viene frequentamente adottata in alpinismo anche l’assicurazione statica,
che non prevede lo scorrimento nel freno della corda, ma il suo istantaneo bloccaggio.
Recupero del compagno con assicurazione dinamica
Mezzo barcaiolo
Quella dell'utilizzo del mezzo barcaiolo è la tecnica più diffusa fino a qualche anno fa. Si attrezza
ponendo il freno al vertice del triangolo di sosta. Il movimento e la gestione della manovra di recupero è
semplice, essendo i rami di corda tra loro paralleli e quindi facilmente maneggiabili. Il capocordata non può
e non deve mai distogliere le mani dalla corda.